Mater verissima

Autore : Marco Rodi
Anno di produzione : 2020
Casa Editrice : A.L.A. Libri
Genere letterario : Narrativa-romanzi - Drammatico
Formato : Cartaceo




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La cucina del rigattiere

 

Atto unico

 

Quando, a tutta velocità, arrivò sotto casa non si prese nem­meno la briga di parcheggiare il furgone.

In un vortice di emozioni, lo lasciò in mezzo alla strada in doppia fila e con lo sportello spalancato. La rabbia era quella prevalente; una rabbia sorda che copriva il dolore, lo smarrimento e il senso di frustrazione e di tradimento.

«Infami! Sporchi bastardi, infami! Un burattino, nient’altro che una stupida marionetta manovrata senza rispetto né dignità! Da due pupari, mormorava tra sé e sé.

Volò su verso il quinto piano divorando gli scalini quattro a quattro.

Immaginava già la commedia o la tragedia che si sarebbe consumata, da lì a un minuto, nell’appartamento della scala B, interno 25.

Un primo e unico atto, veloce come tempo di esecuzione, ma denso… Uh se sarebbe stato denso!

Aveva anche bene in mente la scena, come fosse in teatro, nonostante avesse la vista appannata dalle lacrime, le vene gonfie alle tempie e il battito cardiaco accelerato.

Quando con manovre febbrili riuscì a infilare la chiave, a far scattare la serratura e a spalancare la porta d’ingresso, capì immediatamente, dal buio nella sala, che la scena si sarebbe svolta nel salottino. Volò lungo il corridoio.

Riempì i polmoni d’aria e li fece esplodere in un urlo raccapricciante nel quale c’era tutto. Poi gettò a terra, davanti ai loro piedi, quella maledetta tutina bianca da neonato che lei, la madre, si era ostinata a conservare per trent’anni nell’armadio della camera grande, lavata, stirata e ripiegata con cura.

 

Urlava ancora come un ossesso, le vene del collo gonfie, mentre volava giù dalle scale e saliva sul furgone partendo come un pazzo…

 

 

 Finire in un tugurio, una notte d'inverno, per chiedere informazioni. È quello che capita a Rocco, il giovane protagonista. L'ambiente è insolito, miserabile e colmo di oggetti antichi. Sembra un magazzino. In realtà è la cucina di un rigattiere dove Lefteria, una ragazza di origine greca, brutta, magrissima, ma dalla misteriosa e potente sensualità, conduce la sua spoglia esistenza prostituendosi. L'atmosfera è strana, surreale. Stregato da quell'incontro, il giovane abusa della ragazza. Un gesto abietto che lo turba e lo induce a lasciare la famiglia per andare a vivere con lei. Una notte, durante la quale non riesce a prendere sonno, in mezzo a tutto quel ciarpame, trova un vecchio libro di analisi matematica appartenuto trent'anni prima a una sconosciuta studentessa. Tra quei vecchi fogli, alcuni appunti gli sveleranno le sue vere origini.  

 

Ultimato nel dicembre 2009, ruota attorno alla problematica delle adozioni. I riconoscimenti ottenuti sono stati:

Primo Classificato al Premio “Circe. Una donna tante culture” di Monterotondo (RM)

Secondo Classificato al Premio Letterario “Città Cava dei Tirreni” (SA)

Secondo Classificato al Premio Letterario “Città di Martisicuro” (TE)

Secondo Classificato al Premio Letterario “Pennacalamaio” (Savona)

Finalista al Concorso Letterario “Jaques Prévert 2010” Melegnano (MI).