La storia che sto per narrare è di un tipo che non raccoglie più l’interesse del pubblico. Oggi l’atellana appaga il gusto dei teatri, e i cittadini si rimandano a memoria il commento sagace o l’ingiuria mordace dell’ultima palliata tra scomposte risate, senza capire che ridono di sé stessi, dei loro vizi, dei loro peccati, delle loro debolezze, delle loro stesse sventure.