Per i suoi occhi, Commissario Attenti!

Autore : Marco Rodi
Anno di produzione : 2019
Casa Editrice : A.L.A. Libri
Genere letterario : Narrativa-romanzi - Giallo
Formato : Cartaceo




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Prologo

 

Livorno 12 giugno 2019

 

Il telefono suonò alle sette e dieci del mattino. Udire la voce della sorella non lo sorprese più di tanto.

«Iddu sta murennu. Il dottore dice che forse non supererà la notte».

«Va bene, parto il prima possibile. Devo sbrigare alcune faccende urgenti con il lavoro e mi metto in macchina».

«Vai piano, ti prego, tanto ormai non riconosce più nessuno». La voce vibrava di un pianto trattenuto.

«Ve bene, stai tranquilla».

La morte del padre chiudeva un capitolo, un lungo capitolo, anzi quell’evento ne avrebbe chiusi in maniera definitiva ben due, di capitoli, entrambi importanti per lui.

Prese dal ripostiglio il trolley piccolo ed entrò in camera. Dall’armadio tirò fuori un pigiama pulito, una canottiera, un paio di slip di ricambio, una camicia bianca e pantaloni blu. E prese anche la giacca, quella blu leggera di lino, per il funerale. In bagno raccattò un profumo, il rasoio elettrico, un pettine e il dentifricio che mise nella custodia da viaggio. Infilò le ciabatte in una busta di plastica e ripose il tutto nella valigia che lasciò accanto alla porta d’ingresso.

Tutto era pronto ormai e, da tempo, già stabilito e predisposto. Dodici gli eventi sfavorevoli possibili, ma per ciascuno aveva già pronte quelle che lui chiamava le controdeduzioni o le risposte convincenti.

«Bene», mormorò, «Ci siamo».

Ripassò mentalmente tutto il piano. Conosceva alla perfezione l’algoritmo che aveva elaborato.

Stato d’animo necessario: tristezza e rassegnazione. Per queste due emozioni non doveva fingere niente. E nemmeno per il dolore. In modo scientifico aveva definito prima le variabili, poi era passato direttamente alla stesura del diagramma a blocchi.

Passo 1: determinare in modo assoluto la posizione del target.

Passo 2: spedire sms o mail o entrambi al target.

Passo 3: recarsi in ufficio.

Passo 4: efficienza e dedizione al lavoro. Portare avanti una delle pratiche in sospeso.

Passo 5: simulare l’arrivo della telefonata a metà mattina.

Passo 6: uscire dall’ufficio.

Passo 7: informare il capo e chiedere i tre giorni di congedo per gravi motivi di famiglia.

Passo 8: prendere la macchina blu…

Gli ultimi quattro passi avrebbero chiuso l’algoritmo e affrontato i restanti punti di criticità. Aveva pensato a ogni particolare, a ogni evenienza, ma lo sapeva per esperienza diretta che l’imprevedibile era sempre possibile perché, appunto, imprevedibile.

Si avviò con la sua macchina; quella blu distava da casa sua meno di cinquecento metri. Faceva già caldo e la città esplodeva di luce, frenesia e rumori. Sui pescherecci all’ancora, già scaricato il pescato, si eseguivano i lavori di routine.

La statua di Ferdinando De’ Medici dall’alto del piedistallo di marmo, con il suo quartetto di schiavi ai piedi, osservava indifferente tutta quell’agitazione.

Un camion della differenziata intasava il traffico in una stradina laterale e gli automobilisti in coda si accanivano sui clacson. Uno scooterista, non potendo passare, salì sul marciapiede e lo percorse fino a che non poté scendere di nuovo in strada, oltre l’ostacolo. Una donna col cane protestò dimenticandosi di raccattare la cacca lasciata dalla sua adorata bestiola. Un vecchio con la bici le fece eco. Un altro motociclista, con una tuta da lavoro, salì anche lui sul marciapiede insultando la donna che tardava a spostarsi.

Trovò la macchina dove l’aveva parcheggiata. Bene, era stato fortunato: nessuno l’aveva presa e mossa da lì. Scese dalla sua, mise in moto l’altra, la spostò, entrò nella sua, la parcheggiò, prese dal bagagliaio il trolley e lo mise nell’altra. Prima di salire sulla macchina blu, si guardò intorno. Non c’era anima viva, il luogo scelto era perfetto. Nessuno di sua conoscenza l’aveva visto. La prima criticità era superata.

Una nuova indagine per il prof. Attilio Attenti, ex Commissario di Polizia, chiamato a risolvere i casi più complessi. Questa volta a scomparire è una collega. La donna, nel pieno di uno scrutinio di fine anno, lascia l’aula e sparisce nel nulla, lasciando lì tutte le sue cose.

Il mistero s’infittisce perché la professoressa, dalla vita irreprensibile, abita dietro al santuario della Madonna di Montenero, ai margini del bosco, a poche centinaia di metri dal luogo dove, appena l’anno prima, è sparita un’altra donna. Casualità? Mistero? Maledizione? Intrecci occulti? Quando ormai l’estate è esplosa e la frenesia del mare e degli amici degli scogli ha già contagiato tutti, Attilio Attenti si trova a dover risolvere un caso nel quale vita privata e vita professionale entrano in gioco per abbracciarsi in un intreccio mortale.