Ah, che bello, finalmente una vacanza, e così inaspettata. Oggi, 5 marzo 2020, dovevo essere interrogato in greco. E le scuole sono state chiuse.. Ma la mamma mi dice che la scuola si collegherà con noi per farci lezione online. Mah, col cellulare?
Io il greco proprio non lo sopporto, con tutti quei bacolini al posto delle lettere, che non ci si capisce niente. Il professore, una volta, mi prese da parte e mi disse:
«Giulio, io vedo che hai delle grosse difficoltò col greco, eppure sei un bravo studente, vedo che te la cavi nelle altre materie, io credo che tu c’hai un blocco, non ti piace, a cominciare dall’alfabeto. Io me ne intendo, ne ho visti tanti di ragazzi. Ma senti, tu da ragazzino non avevi per caso una scrittura segreta che usavi coi tuoi amici? ».
«Sì, prof, ce l’avevo.»
«Ecco, pensa che il greco sia una di quelle scritture, che conosciamo solo tu, io, e i tuoi compagni. Pensalo così e vedrai che andrà meglio. Sai, dicono che Leopardi abbia imparato così il greco, pensando che fosse una lingua segreta tra lui e il suo precettore. E lui è stato un grandissimo grecista».
Però la mia difficoltà col greco non passò. Sì, mi sforzo, cerco di capire, riesco anche a tradurre qualcosa, l’Iliade è anche facile, ma se vado a guardare una parola sul dizionario (il professore vuole sempre che, anche quando leggiamo in classe, cerchiamo qualche parola sul dizionario, così – dice – ci abituiamo ad usarlo) non riesco a trovare le parole, perché non ho ancora imparato l’ordine delle lettere nell’alfabeto. E sono al terzo anno di studio. Poi il greco lo odio anche perché quando c’è lezione c’è sempre da portare quel maledetto vocabolario che pesa un accidente. E magari fosse il GI, che hanno tutti i miei compagni, è il maledetto Rocci, che è stato di mio padre. “Cosa vuoi che compriamo un altro dizionario, c’è quello! Il Rocci è il migliore”.. Che poi mi domando: i miei pagano le tasse della scuola, tutti i libri che costano un fottìo e tutto il resto, andiamo in vacanza tutte le estati, c’abbiamo due macchine, abbiamo una bella casa, che sarà mai comprare un altro dizionario …, certe volte mi fanno incazzare! Che cavolo, sono abbastanza bravo (salvo che per il greco), non mi drogo, non bevo, non ho cattive compagnie e loro non possono comprarmi un altro dizionario! Che poi il GI è anche più bello, oltre ad essere più leggero … forse col GI mi piacerebbe di più il greco…
Racconti brevi e lunghi ambientati nel mondo contemporaneo, ma anche in epoca storica o mitica. Lockdown riflette il clima della prima ondata in Italia vista con gli occhi di un adolescente. Motivo centrale dei racconti è l’amore, la forza che, nelle sue differenti accezioni, muove il mondo. Può essere amore erotico, ma anche passione di grandezza e di gloria, fede o amore per la natura.