Seventeen -17 Storie senza eroi di ordinaria meschinità

Autore : Michele Protopapas
Anno di produzione : 2015
Casa Editrice : 13 Lab editions
Genere letterario : Narrativa-racconti - Grottesco
Formato : Cartaceo
Quarta di copertina



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«Perché non ci vai tu a lavorare, invece di criticare, tanto ormai solo alle femmene lo danno il lavoro!»

Giuseppe, seduto al tavolo della cucina dove stava facendo colazione, rincarò la dose: «Cercasi commessa, segretaria, badante, tata e poi per mettersi in proprio agevolazioni fiscali qui, quote rosa là. Devi capire che ormai i politici hanno fatto il mondo alla rovescia: gli uomini a casa e le donne a lavorare! Dovresti anzi ringraziarmi che ce li porto io i bambini a scuola. E poi non vedi che passo tutto il giorno a leggere gli annunci di lavoro, ma niente! Cercano solo femmene, femmene e poi femmene. Non c’è nulla per un uomo sopra i quaranta.»

Da quando aveva perso il lavoro il litigio mattutino con la moglie era diventato una consuetudine.

«Ma io non posso trovarmi un lavoro. Devo crescere i tuoi figli e devo mantenere la casa, non lo capisce nessuno che questo è un lavoro a tempo pieno? E poi tu sei l’uomo e tu devi portare i denari a casa. Non ti ho sposato per vederti a casa tutto il giorno!» urlò Maria dalla camera dei bambini, mentre cercava di vestirli.

«Non ci voglio andare a scuola!» si dibatteva Matteo dentro la felpa, cercando di liberarsi dell’indumento.

«A me non mi piace questa t-shirt, voglio quella con gli strass» piangeva Giuliana, la più piccola, mentre toglieva la maglietta che la madre le aveva appena fatto indossare.

«Basta!» gridò Maria prima di colpire entrambi i figli con uno schiaffo. Le grida dei capricci si trasformarono in ululati di pianto.

«Più di comprare ogni settimana il giornale degli annunci e guardare su internet le offerte di lavoro non so cosa fare» gridò nuovamente Giuseppe (adesso ancora più forte per sovrastare i lamenti dei figli), che nel frattempo si era spostato nella camera patronale per vestirsi. «Il lavoro non si trova a casa – sentenziò Maria – devi uscire, andare in giro, te lo devi cercare un altro lavoro. La liquidazione sta finendo e con i duecento euro della disoccupazione che devi dare da mangiare ai tuoi figli?»

«E che possiamo fare?»

«A me, mia sorella Giovanna mi ha suggerito una cosa, ma non ti devi arrabbiare» propose quindi la donna moderando il tono di voce.

I racconti sono 17, di cui 10 ispirati ai Comandamenti e 7 ai peccati capitali. In ogni racconto si mostra come ogni personaggio, pur di giustificare le proprie meschinità, distorce il senso dei comandamenti sino a convincersi di essere nel giusto. Ogni personaggio vive nell'egoismo, ma giustifica se stesso e si autoassolve. Il problema è che questo non li salverà dalla dannazione perchè le leggi (umane e divine) sono fatte per essere rispettate, non interpretate. I diavolo stesso si sorprende di come questo semplice concetto non sia  compreso dalla maggior parte degli uomini.